Storia
Era il 2004, ed ero un giovanissimo ragazzotto di periferia, vulcanico e creativo, appassionato di arte e recitazione, che non vedeva l’ora di realizzare il suo sogno: quello di diventare un attore. Vivevo a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, un piccolo paesino che racchiudeva tutto ciò che mi era necessario: famiglia, amicizia e una terra da amare. Sì proprio così, sono stato sempre fortemente legato alla mia Calabria e la mia volontà era quella di poter studiare recitazione nell’unica realtà presente, all’epoca, sul territorio: l’Accademia di Arte Drammatica di Palmi, a pochi chilometri da casa.
Inaspettatamente, però, mi ritrovai davanti un piccolo grande ostacolo: l’Accademia stava per chiudere e non esisteva alcuna alternativa nelle vicinanze. Così, raggiungere il mio obiettivo era diventato ancora più complicato: l’unica via era necessariamente abbandonare la mia terra, mettere i sogni in valigia e portarli con me a Roma.
Nella capitale si sa, era tutta un’altra storia, la concorrenza era spietata, c’erano molte scuole di recitazione, scegliere la migliore e ancora di più accedervi, era molto difficile. Un collega molto più esperto di me mi consigliò di non tentare al Centro Sperimentale di Cinematografia in quanto sarebbe stato troppo difficile superare le rigide selezioni. A questo punto armato di una testolina alquanto dura e cocciuta non presi in considerazione quelle parole e senza pensarci più di tanto m’incamminai verso Via Tuscolana, deciso a partecipare alle selezioni ufficiali del Centro Sperimentale di Cinematografia. Non avevo mai sentito parlare di quella storica Scuola e davanti a me avevo circa 1000 ragazzi con il mio stesso obiettivo. Ero il penultimo della lunghissima lista a causa dell’iniziale del mio nome, perchè quel giorno qualcuno decise che bisognava procedere secondo ordine alfabetico, ma non per cognome. Sconcertato, mi armai di pazienza e dopo la bellezza di dieci infinite ore arrivò il mio turno. Feci l’audizione molto teso ed emozionato, ma la voglia di sorprendere e di farmi notare era davvero tanta. A distanza di poche settimane venivo a conoscenza che quel ragazzotto di Rizziconi era risultato idoneo a frequentare i corsi ordinari della Scuola Nazionale di Cinema. Sono stati tre anni intensi e affascinanti, durante i quali non sono mancati sacrifici e fatiche, fondamentali per affrontare una carriera che stava per iniziare e con un’infinità di idee che cominciavano a frullarmi in testa. A distanza di cinque anni dal diploma al CSC, esattamente nell’aprile del 2016, rientrai in Calabria per intraprendere un monologo dedicato alla vita di San Francesco di Paola.
Una sera, seduto di fronte al mare della Tonnara di Palmi, al tramonto, con gli occhi puntati all’orizzonte, la mia mente tornò per un istante alla grande delusione che provai anni prima nell’apprendere della chiusura dell’Accademia. La stessa delusione che era ancora dentro di me, la conosce bene chi è nato al Sud e combatte ancora oggi, quotidianamente, con le poche risorse a disposizione: è difficile credere che una terra così bella e ricca di passioni, sia così scarna di opportunità per i giovani. Troppo spesso si è costretti, come è successo a me, ad andar via per inseguire qualcosa a cui si è destinati, lasciando per qualche tempo, o forse per sempre, un pezzo del proprio cuore a casa. Così, spinto da amarezza e orgoglio, mi domandai cosa avrei potuto fare io per cambiare la situazione e aiutare la mia terra.
La risposta non si fece attendere molto e, a distanza di alcuni giorni, arrivò l’ispirazione: in Calabria e nell’intero Mezzogiorno non era presente un percorso accademico di recitazione e di conseguenza era arrivato il momento di crearne uno, partendo da zero.
Decisi così di scrivere un progetto, dandogli un’identità, dei colori, un nome. Domenica 15 Maggio 2016 prese vita la SRC-Scuola di Recitazione della Calabria. Tra mille difficoltà e tantissima caparbietà mi misi alla ricerca di docenti e collaboratori. Un passo alla volta tutto prendeva forma e il 21 Gennaio 2017 la SRC venne inaugurata ufficialmente e ubicata, per concessione dell’ Amministrazione Comunale, all’interno del “Polo Solidale per la Legalità F. Vinci” di Cittanova. L’evento venne realizzato alla presenza di Istituzioni locali e regionali, insieme al suo primo team, al corpo docente, ai primissimi allievi e soprattutto con accanto colui che sarebbe diventato molto presto il Coordinatore Didattico, Giorgio Colangeli, attore e persona straordinaria che stimo infinitamente.
“Questa è oggi la SRC: un sogno realizzato, un punto di partenza per altri giovani sognatori, una realtà necessaria che a tutti i costi doveva prendere vita, una Scuola di tutti e per tutti.
Perché tutti, da nord a sud devono avere la possibilità di scegliere, di studiare, di crescere e imparare a “conoscere sé stessi in mezzo agli altri.”
La SRC – Scuola di Recitazione della Calabria, oggi, ha raggiunto un altro straordinario traguardo: dare vita ad un ex carcere del 1904, trasformandolo da luogo di reclusione in luogo di inclusione e liberazione. Un carcere che diventa scuola, una cella che diventa aula, abbattendo sbarre e grate, attraverso il magico mondo dell’arte.