In una latitudine qualunque vivono tre personaggi clown, passano il loro tempo ad accudire la luna per
poterla offrire ogni notte al mondo. Il primo personaggio entra in punta di piedi sulla scena, portando in
processione, come succede ormai sin dall’inizio dei tempi, dentro una grande ampolla di vetro, la Luna. Da sempre la Luna è tutrice delle nascite, padrona dei raccolti e del vino buono, ma anche pazza e capricciosa, capace di fare riaffiorare i nostri istinti più oscuri. Da sempre, intorno alla Luna, nascono leggende e bizzarre superstizioni. Il futuro dunque, è racchiuso in questo rito ancestrale che si ripete ogni giorno al calar del sole, quando i raggi della luna colorano d’argento la notte buia. Ma è proprio in una di queste notti, quando la Luna raggiunge il punto più in alto del cielo, un personaggio solo e avvolto dall’oscurità, incuriosito, comincia a fissarla e decide di rubarla: “da adesso in poi non sarò più solo”. Guardandosi intorno vede le tre custodi che dormono beate, accarezzate dai raggi lunari. I tre clowns si svegliano, i loro volti increduli cercano la luna. È un susseguirsi di scene e immagini. Il tempo passa, l’insonnia si impadronisce dei loro corpi e dei corpi di tutta la terra. Il buio avvolge tutto. I personaggi clowneschi, muti e poetici, porteranno il pubblico di tutte le età a sorridere e commuoversi allo stesso tempo, e a perdersi nella poesia del teatro clown.
Il 24 maggio 2019
Teatro Gentile di Cittanova